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Avengers: Age of Ultron

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23 Apr

Avengers: Age of Ultron In evidenza

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Dopo il clamoroso successo di The Avengers, nel 2012, il film capace di arrivare al terzo posto della classifica dei maggiori incassi della storia cinematografica, Joss Whedon e la Marvel ci riprovano.

Il film Avengers: Age of Ultron non può essere visto senza aver preso visione di due dei tre film precedenti: Iron Man 3, Captain America: The Winter Soldier e Thor: The Dark World (ovviamente tralasciando il primo capitolo). Si tratta, come forse era ovvio, di una conseguenza di queste tre pellicole messe insieme che arrivano a un unico punto focale: la distruzione di Ultron. Preparatevi, quindi, alla solita ironia fortemente voluta da Stan Lee e un insieme di battaglie senza respiro che non mi hanno dato il tempo di riflettere sull’intreccio.

A coronamento di una Fase 2 qualitivamente superiore alla Fase 1 (basti pensare a Captain America: The Winter Soldier e Guardiani della Galassia), i Vendicatori tornano sul grande schermo con Avengers: Age of Ultron, con l’intento non solo di chiudere questo ciclo narrativo ma anche di aprire tante nuove strade, che ritroveremo in futuro. Intento riuscito? Quasi pienamente. Ecco le nostre impressioni (rigorosamente senza spoiler).

Partiamo da un presupposto ormai assodato: se non avete visto buona parte (o anche tutti) i film delle Fasi 1 e 2, l’approccio al film sarà abbastanza problematico. Pur rappresentando un prodotto che può essere visionato tranquillamente a parte, i numerosi riferimenti alle altre opere dell’Universo Cinematografico Marvel sono fondamentali al fine di capire tutte le piccole sfaccettature disseminate da Whedon all’interno del kolossal. In primis, lo Scettro di Loki, in possesso dell’HYDRA e che giocherà un ruolo a dir poco fondamentale in Age of Ultron. In secundis, le ormai celebri Gemme dell’Infinito, la cui esistenza viene finalmente rivelata anche ai Vendicatori dal potente Thor (il quale sembra saperla davvero lunga su queste Gemme…vedere per credere). Ma non finisce qui. Mentre Ultron attua il suo piano di estinzione globale della razza umana, che sembra essere il grande male del pianeta Terra secondo il suo malato algoritmo di ragionamento, Whedon approfitta delle scorribande del folle robot in giro per il mondo per mostrare di più. Una storia globale, una vicenda che interessa non solo l’America: i Vendicatori sono una forza di protezione mondiale, ed ecco il pretesto per introdurre tanti nuovi piccoli indizi tra cui il Wakanda di Pantera Nera (che vedremo sul grande schermo in Captain America: Civil War nel 2016 e nel film a lui dedicato, Black Panther, nel 2018), con un fantastico Andy Serkis a interpretare il villain Ulysses Klaw. Tante piccole cose, che contribuiscono a rendere Age of Ultron non solo un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza per tante altre storie in programma per la Fase 3.

Ciò che ha reso stupendo Age of Ultron è però ciò che lo ha anche reso problematico. La necessità di presentare così tanti temi (HYDRA, Ultron, Gemme dell’Infinito, Wakanda, la nascita di Visione, e tralasciamo il finale per evitare spoiler) ha influito su una grossa fetta del film: la caratterizzazione dei personaggi, in particolar modo di Ultron. Il malvagio robot subisce infatti un’evoluzione talmente rapida che lo porta dal modello prototipo alla sua forma quasi definitiva in poco più di 5 minuti, non abbastanza per apprezzare ciò che ha in mente e ciò che vuole realizzare. Poco spazio, purtroppo, anche per i due nuovi Vendicatori, Pietro e Wanda Maximoff, dotati sicuramente di grandissime capacità ma che non vengono apprezzate appieno. Una grande nota di merito, invece, per le seconde linee. In mezzo ai vari Iron Man, Capitan America e Thor, Whedon ci mostra una Vedova Nera mai così sentimentale, un Bruce Banner/Hulk in crisi esistenziale (a proposito, spettacolare la scazzottata tra Hulk e l’armatura Hulkbuster di Tony Stark) e soprattutto un Occhio di Falco al quale viene concesso molto meritato spazio, a dispetto di quanto accaduto col primo film. Insomma, poco spazio al cattivo, più avulso alla retorica che allo scontro fisico, e più possibilità per studiare i Vendicatori, specie per quei personaggi che non si vedevano da un pò su grande schermo. Un aspetto che lo rende, per certi versi, superiore al tanto idolatrato primo episodio.

Un film sicuramente da vedere e da apprezzare, non solo per come è stato realizzato, ma anche per il grande lavoro di Joss Whedon e Kevin Feige, che in 7 anni hanno creato un Universo Cinematografico tanto intenso quanto spettacolare, qualcosa che era impensabile almeno fino all’uscita di The Avengers. Per i fan Marvel l’appuntamento ora è per agosto, quando in Italia uscirà Ant-Man, il film che chiuderà la Fase 2 e aprirà le porte al film che potrebbe cambiare ogni cosa: Captain America: Civil War.

La scena dopo i titoli di coda? Ragazzi, ne vedremo delle belle. Appuntamento per Avengers: Infinity War – Parte 1 e Parte 2…

Da non perdere.

Avengers: Age of Ultron - esce nei cinema italiani mercoledi 22 Aprile 2015.


Letto 2205 volte Ultima modifica il Venerdì, 24 Aprile 2015 20:49
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